Al centro commerciale con il proprio animale domestico. Nulla di strano, se l’animale in questione non fosse un cucciolo di tigre del Bengala. È la scena di fronte alla quale si sono trovati lo scorso weekend i clienti di un grande magazzino di Polanco, uno dei quartieri più esclusivi di Città del Messico. Portato a spasso con guinzaglio e pettorina da una giovane ragazza bionda, il felino non poteva non attirare l’attenzione dei presenti. Inevitabile dunque che qualche scatto «rubato» iniziasse a circolare sui social, finendo per attivare l’intervento delle autorità. Tra le prime a denunciare l’accaduto è stata un’utente di Twitter, tale Zaira M., che è anche riuscita a rintracciare ulteriori immagini dell’«uscita shopping» dell’esemplare sui social della proprietaria. La legge messicana d’altronde parla chiaro: è effettivamente consentito possedere animali esotici, ma è necessario che vengano mantenuti «in condizioni di isolamento che garantiscano l’incolumità della società civile». Basterebbe probabilmente questo per rendere proibita la presenza del felino in un centro commerciale, ma in ogni caso da tale normativa sono escluse le specie protette, vietate già in partenza. È il caso proprio della tigre del Bengala, considerata a rischio estinzione (sarebbero circa 2.500 quelle presenti in natura). Impossibile dunque che la ragazza che la teneva al guinzaglio fosse in possesso dei permessi del caso. Ciononostante la diretta interessata ha affermato su Facebook di avere acquistato la tigre in maniera del tutto legale da un venditore autorizzato di animali nati in cattività, sostenendo peraltro che non sia del Bengala. Una versione che tuttavia non ha convinto gli investigatori, i quali avrebbero già provveduto a trasferire il cucciolo in una struttura protetta. Quella del centro commerciale, a onor del vero, non sarebbe stata la prima segnalazione assoluta della presenza dell’esemplare nel quartiere di Polanco. Con tutta probabilità, infatti, era già stato fotografato mercoledì scorso da un altro utente di Twitter mentre si trovava al centro delle attenzioni di una dozzina di persone.
Secondo il Wwf il commercio illegale di animali selvatici rappresenta il quarto mercato criminale del pianeta, con un volume di affari che si aggira intorno ai 20 miliardi di dollari annui. E le tigri, tanto rare quanto affascinanti, sarebbero tra le specie più ambite in assoluto. La speranza, in questo senso, è che scoperte come quelle di Città del Messico possanoalmeno aiutare a ricostruire i circuiti del traffico clandestino. Nella speranza poi che un numero sempre maggiore persone smetta di considerare questi animali nient’altro che lussuosi vezzi per fare sfoggio del proprio status sociale. (Corriere della Sera)
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