Questo cane viene trascinato fuori dalla gabbia dove per giorni è stato tenuto prigioniero. Ha un cappio attorno al collo, che si stringe sempre più per evitare ogni possibile difesa. Gli viene infilata in bocca una sbarra metallica, collegata con un generatore di corrente. Per un’ora intera il corpo del cane viene torturato con scariche elettriche e ustionato con una fiamma ossidrica che gli brucia il pelo. Poi, ancora vivo, verrà scuoiato secondo gli usi locali, cucinato e mangiato.
Questo succede in Cina, in Corea, in Vietnam e in altri Paesi asiatici perché esiste una superstizione popolare ancor oggi largamente diffusa fra molte popolazioni dell’Estremo Oriente che considera la carne di cane ad alto contenuto di adrenalina come un potente afrodisiaco, capace di prolungare l’erezione negli uomini.
L’adrenalina è un ormone secreto nella porzione midollare delle ghiandole surrenali dei mammiferi (uomo compreso) e presente anche nelle fibre nervose del sistema simpatico. Qualunque mammifero, quando si trova in stato di stress, angoscia, dolore, sofferenza o angoscia, produce quantità elevate di adrenalina: è una reazione di difesa dell’organismo a contatto con stimoli sfavorevoli.
Molti orientali vanno al ristorante per mangiare carne di cane piena di adrenalina, convinti di guadagnarsi lunghe ore di piacere. Si guadagnano invece l’inizio di un’intossicazione organica, che può favorire molte malattie; infatti qualsiasi tipo di carne che contenga quantità di adrenalina superiori al normale è tossica.
Ma questo, la mentalità orientale si rifiuta di accettarlo, come si rifiuta di accettare la constatazione che gli animali sono creature vive e sensibili, capaci di soffrire come un essere umano.
Gabriella D. da Facebook
L’unico commento possibile è forza Covid 19, datti da fare!! Asia un continente di trogloditi.
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