Ma non era il lupo quello cattivo? Le favole….
VARESE. “Ma come? Bambi non era buono?”. Inizia così il post pubblicato sui social dallo zoologo Davide Rufino, che commenta un fatto di cronaca avvenuto a metà luglio nei sentieri al limite dei boschi tra Cocquio-Trevisago e Gemonio (Varese), dove due donne sono state caricate da un capriolo. Il risultato? Una ha riportato la rottura del piede e alcune ferite profonde a coscia e gluteo, col figlio minorenne anche lui ferito nel tentativo di allontanare l’animale. La seconda ha riportato invece una frattura della tibia. Le dinamiche dell’incidente sono state raccontate dalla stampa locale attraverso un’intervista alle due, rimaste sorprese dall’accaduto e in evidente stato di shock. A commentare quanto successo è stato di recente lo zoologo Rufino, non sorpreso (a differenza delle donne protagoniste dell’incidente) di quanto successo: “Ma Bambi non è buono? Non annusa i fiorellini? Non fa amicizia coi coniglietti? Non si fa posare le farfalle sul codino? Evidentemente no“, esordisce l’esperto in un post pubblicato su Facebook.E prosegue: “Sarò estremamente diretto: al di là di quella sua immagine zuccherosa e posticcia, ormai radicata nell’immaginario collettivo a causa di una cultura naturalistica costruita sui cartoni animati, un capriolo furibondo è una bestiola assai pericolosa. Per capire quanto è distorta l’idea collettiva del mondo naturale, basta chiedere in giro per farsi un’idea di cosa evoca questa specie nella mente delle persone: candore, purezza, innocenza, dolcezza, inoffensività“. “Chiedete invece cosa evoca nell’immaginario collettivo di buona parte della popolazione la figura del lupo: voracità, ferocia, crudeltà, cattiveria. Eppure, quest’ultimo incidente da solo (da solo!) è sufficiente, dati e statistiche alla mano, per affermare che un capriolo è più pericoloso di un lupo. Dunque soffermiamoci un attimo a pensare, una volta ancora, come tutto ciò sia profondamente sbagliato“.
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