
L’orsa Amarena è stata uccisa con “crudeltà e con colpi pericolosi”. Lo ha scritto il Procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, nell’atto dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei riguardi di Andrea Leombruni, 56enne di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), indagato per aver ucciso l’animale.
Leombruni ora potrà prendere visione degli atti di indagine a suo carico, potrà chiedere di essere interrogato e portare documenti o fonti di prova a sua discolpa. La Procura ha confermato che l’orsa è stata raggiunta da un colpo di fucile, una carabina 7.62, e che al momento dello sparo era innocua.
Il commerciante di San Benedetto dei Marsi, durante gli interrogatori ha detto ai carabinieri forestali di aver sparato un colpo di fucile all’animale che era entrato nella sua proprietà in quanto avrebbe avuto paura. Si va così verso il processo. Con tutta sincerità speriamo sia condannato con il massimo della pena prevista anche se confronto ad un efferato omicidio ci sembra molto poco.
La procura: “Fu un’azione crudele” Andrea Leombruni, 57enne di San Benedetto dei Marsi, è accusato di aver ucciso l’orsa Amarena “utilizzando munizioni realizzate artigianalmente, allo scopo di causare il maggior danno possibile all’animale,
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