“Con il decreto di abbattimento di Kj1, lungamente preparato ed eseguito in un batter d’occhio, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha dato prova di crudeltà, di arroganza e di impotenza”, lo scrive la deputata del centrodestra Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente.
“Ha dato prova di crudeltà – spiega la deputata – per aver perseguito con spietata determinazione la morte di una mamma-orsa con tre cuccioli, una femmina che circolava da 22 anni, che per due terzi della sua vita non aveva fatto mai parlare di sé e che il 16 luglio ha solo difeso i suoi piccoli, come farebbe ciascuno di noi di fronte ad una minaccia ignota. Di arroganza, per aver eluso scientemente e sistematicamente il controllo di legalità, facendosi beffe dei giudici amministrativi, delle associazioni protezionistiche e in definitiva di tutti i cittadini.
D’impotenza, perché, nonostante l’originalissima interpretazione dell’autonomia come tirannia sciolta da ogni vincolo, con quest’atto allo stesso tempo barbaro e meschino, che costerà caro all’immagine sua e della sua terra, ha certificato una volta per tutte l’inettitudine della classe dirigente trentina dinanzi alla ‘questione orsi’, inverando il detto ‘La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci'”.
In precedenza, prima della notizia dell’abbattimento, Brambilla aveva scritto: “Vergogna! Fugatti ha mandato i suoi sicari ad uccidere mamma orsa! Poco fa, di notte, ha firmato il decreto di abbattimento di KJ1… Quando il Tribunale amministrativo non può intervenire. Vergogna, vattene!“.
“Ed ora – sottolinea – comunque vada, si deve sapere che Fugatti: 1) si sottrae sistematicamente al controllo di legalità; 2) si fa beffe del Tribunale amministrativo, di cui elude le prescrizioni; 3) invece di mandare i forestali a chiudere i sentieri e dissuadere gli escursionisti, li manda ad uccidere un’orsa che circola da 22 anni, che per due terzi della sua vita non ha fatto mai parlare di sé e che il 17 luglio ha solo difeso i suoi cuccioli, come farebbe ciascuno di noi di fronte ad una minaccia ignota. Questo è il governatore del Trentino, un arrogante che crede di vivere in un regime autoritario e piega diritto e logica per soddisfare il suo delirio di onnipotenza”.
“In poche ore – aggiunge Brambilla in una nota -, con astuzia degna di miglior causa, il presidente della Provincia autonoma ha messo in atto il suo piano, preparato da giorni, sostanzialmente un bis del caso M90, l’orso abbattuto in febbraio a poche ore dall’emissione della sentenza di morte. Alle 21,33 – prosegue Brambilla – il presidente della Pat ha firmato il provvedimento di revoca anche della seconda ordinanza contingibile e urgente per l’abbattimento, sospesa dal Trga di Trento fino al 5 settembre, in modo da far cessare il contenzioso.
Alle 21,35 ha firmato il decreto di abbattimento sulla base della legge provinciale: 13 pagine fitte di argomentazioni per dimostrare che Kj1 deve morire, senza se e senza ma.
Il primo provvedimento è stato pubblicato sul portale trasparenza, il secondo sull’albo telematico evitando accuratamente di darvi evidenza: hai visto mai che nessuno se ne accorge e così ammazziamo l’orsa alla chetichella… Qualcuno se n’è accorto”. (Tratto da l’Adige.it)
TRENTINO NO GRAZIE !!
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