L’URLO DI ANGELO……. Quando sono arrivato in questo mondo le prime cose che ho sentito sono state l’amore e le coccole della mia mamma. Ho subito pensato che questo era il posto per me. Ho subito pensato che tutti i giorni avrei potuto godere di quell’amore puro e meraviglioso. Sono piccolo e ai piccoli quando gli si promette una cosa poi la si deve mantenere.
E invece improvvisamente mi sono svegliato ed ero solo, un po’ più forte ma tanto solo. Cercavo la mia mamma ma da quel giorno mi sono sempre addormentato senza lei. La cercavo ed avevo fame. In questo mondo chi gira senza mamma e cerca da mangiare lo chiamano RANDAGIO, che nome strano, la mamma non mi ha mai chiamato cosi!
Alcuni RANDAGI che cercavano da mangiare come me mi hanno raccontato che in questo mondo c’è poco spazio per i randagi perché oltre noi randagi ci sono gli umani che di solito ci trattano male e ci urlano cose brutte. Mi hanno detto però che alcune volte capita di incontrare degli umani che ci danno da mangiare, ci fanno delle carezze che ricordano le leccate di mamma e alla fine ci portano i un posto dove possiamo giocare e vivere felici.
Ditemi dove sono gli umani che hanno le mani come la lingua di mamma? Mi sono messo a cercarli, del resto un bel cucciolotto come me non avrebbe fatto fatica a trovare degli umani con le mani come la lingua di mamma…
Un giorno ho trovato quattro umani, mi sono avvicinato a loro chiedendo delle coccole e tutto l’amore che la mamma mi aveva promesso. Hanno cominciato a fare uno strano gioco vicino ad un albero, continuavo a scodinzolare pensando che quel gioco mi avrebbe fatto vincere tante coccole e invece ho sentito tanto male poi freddo e poi il buio.
La mia mamma non era li a proteggermi, non riuscivo a chiamarla…non mi usciva la voce, sentivo uno strano verso che gli umani chiamano risata che somiglia molto al mio scodinzolare…ma la mia coda ormai non rideva più…
Ora non sono più RANDAGIO, ora degli umani buoni che sono dall’altra parte del ponte mi chiamano ANGELO ma non li posso più cercare e toccare, li posso solo vedere.
Ora io torno a cercare la mia mamma mentre voi umani promettetemi di cambiare per rendere il posto di laggiù molto simile al posto di quassù.. (Fulvia Maffone)
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